Tunisia, subsahariani sotto tiro. A Sfax ronde civiche, violenze e deportazioni
Ronde civiche, violenze, deportazioni della Garde Nationale: chi oggi arriva a Lampedusa, scappa per salvarsi la vita. Contro i migranti subsahariani, bollati dal presidente Kais Saied come “persone non grate” perché “strumento” di un presunto piano di “sostituzione etnica” nel Paese, da mesi è in corso una campagna di violenze. Ma la situazione è peggiorata nelle ultime settimane. A Sfax ormai sono entrate in azione vere e proprie bande di tunisini, che durante i loro raid non risparmiano neanche i bambini. Nel frattempo, il presidente Kais Saied ha dato il via a una verea e propria campagna di deportazione. Da inizio giugno, migliaia di subsahariani sono stati sequestrati e lasciati nel deserto al confine con la Libia. E a chi cerca di tornare indietro si spara
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