Slitta la visita di Erdogan a Mogadiscio per la morte del Re saudita
Shukri Said – Primavera Africana – La visita del Presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan prevista per oggi a Mogadiscio è slittata a causa della morte, questa notte, di Re Abdallah dell’Arabia Saudita.
Erdogan era già venuto in Somalia nell’agosto 2011, quando imperversava la carestia, ma all’epoca era ancora Primo Ministro.
La Somalia sarà una delle tappe del viaggio di Erdogan nel Corno d’Africa con incontri al vertice in Etiopia e Gibuti. Ieri Erdogan era ad Addis Abeba.
Al Shabab aveva accolto la notizia della visita di Erdogan con l’attentato di fronte all’Hotel SYL, dove alloggiavano i funzionari turchi in avanguardia della missione presidenziale.
Si è trattato di un attacco espressamente mirato contro la Turchia, come ha riferito Ali Mohamud Rage, portavoce del gruppo terrorista. Nel primo pomeriggio di ieri un’auto carica di esplosivo si è lanciata contro il convoglio che trasportava diversi funzionari turchi uccidendo cinque poliziotti somali ed un civile. Nessuno dei funzionari turchi ha riportato lesioni ed Erdogan aveva dichiarato che non avrebbe modificato il programma della sua visita nella capitale somala. Purtroppo è sopraggiunta la scomparsa di Re Abdallah a sconvolgere i programmi di Erdogan e del Presidente somalo Hassan Sheick Mohamud, recandosi entrambi ai funerali in Arabia Saudita.
La missione turca è composta, secondo un comunicato dell’ufficio di presidenza turco, da un folto gruppo di ministri, alti funzionari e uomini di affari.
In particolare ne fanno parte il vice primo ministro Numan Kurtulmus e il ministro degli Esteri Mevlüt Çavuşoğlu.
Non si tratterà solo di una visita di cortesia, ma sarà l’occasione per Erdogan di inaugurare importanti opere pubbliche ricostruite nella capitale somala: il porto, l’aeroporto e l’ospedale Digfeer, il più grande del paese.
A queste opere si aggiungono strade, scuole e fabbricati. Anche le linee aeree turche sono state le prime a creare collegamenti diretti con Mogadiscio. Sono 27 le imprese turche che operano attivamente a Mogadiscio erogando quei servizi alla popolazione che il debole Stato somalo non può offrire.
Erdogan e la sua importante delegazione, se arriveranno oggi in Somalia, la troveranno con le istituzioni in alto mare.
La lista dei ministri del nuovo gabinetto del Primo Ministro Omar Abdirashid Ali Sharmarke è stata ritirata prima del voto di fiducia che il Parlamento somalo aveva fissato per sabato scorso, ma che l’aveva già contestata apertamente per l’eccessiva presenza di esponenti di Damul Jadid già espulsi o declassati dal precedente Primo Ministro Abdiweli Sheikh Ahmed. Una nuova lista è prevista entro la prossima settimana.
In realtà Abdiweli, dopo la sfiducia del Parlamento, non si è allontanato da Mogadiscio ed ha, invece, organizzato un’opposizione parlamentare alla quale hanno aderito non solo i suoi seguaci, ma anche i delusi dalle scelte del Presidente Hassan Sheikh Mohamud in occasione della designazione dell’attuale Primo Ministro e dei componenti del suo gabinetto.
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