Prodi e Pistelli per l’Africa
Nel quadro della rinnovata attenzione dell’Italia per l’Africa sub-sahariana il Ministero degli esteri presenterà il prossimo 13 febbraio dalle ore 9 alle 13,30 nella Nuova Aula dei Gruppi parlamentari in Via Campo Marzio 74 il rapporto dell’Istituto di politica internazionale (ISPI) per il Ministero degli esteri sulla politica dell’Italia verso l’Africa, un’occasione per discutere liberamente su scenari, strumenti, possibilità, interessi e responsabilità del nostro Paese verso il grande continente africano. L’iniziativa di Lapo Pistelli, Vice ministro degli esteri con delega per l’Africa e la cooperazione permetterà di incontrare operatori politici, economici, diplomatici, ONG, associazioni e tutti coloro che nutrono interesse verso l’Africa. Tra questi non poteva mancare il Presidente Romano Prodi, inviato speciale dell’ONU per il Sahel che interverrà alle ore 11,00 prima del dibattito generale.
Il Governo Letta sta mostrando un rinnovato interesse per l’Africa e già alla fine di gennaio il Consiglio dei ministri ha presentato in Parlamento la riforma della legge 49/1987 sulla cooperazione. Una riforma necessaria nel quadro internazionale completamente cambiato rispetto agli anni della guerra fredda che ispirò la precedente normativa e che oggi impone all’Italia di dotarsi di un’agenzia quale strumento per interventi più snelli ed efficaci. Padre del recente disegno di legge è lo stesso Lapo Pistelli in perfetta sintonia col Presidente del Consiglio dei ministri Enrico Letta ed il Ministro degli esteri Emma Bonino che nei mesi scorsi ha dato concreto impulso ai rapporti tra Italia ed Africa visitando il Ghana e la Sierra Leone, il Senegal, la Costa d’Avorio e Gibuti (ex Somalia francese). Lo scorso 30 dicembre Emma Bonino ha presentato il convegno “Iniziative Italia per l’Africa” a conferma del rinnovato interesse del nostro Paese per il grande continente che ci fronteggia sulle rive del Mediterraneo e che è già al centro dell’interesse di potenze mondiali come Cina, Francia, Inghilterra, America ed ora anche la Germania che invierà a Mogadiscio i suoi istruttori per l’addestramento dei militari somali.
L’Africa costituisce effettivamente una grande opportunità per l’Italia. Sono sempre più numerosi – afferma la Farnesina – gli Stati africani stabili e retti secondo principi democratici e la stessa società civile ha un ruolo sempre più incisivo e determinante. Alcuni dati su tutti sono il sintomo di queste nuove conquiste: la crescita dell’istruzione secondaria (+48%) e l’aumento della speranza di vita (+10%) mentre il tasso di mortalità infantile è in via di forte diminuzione.
Anche sotto il profilo economico, su dieci paesi che crescono, sette sono Africani – prosegue il MAE – e l’Italia può svolgere negli Stati già consolidati democraticamente un ruolo propulsivo dell’economia mentre può collaborare con quelli più fragili per accompagnarli nel loro percorso di consolidamento democratico. Tra questi ultimi una posizione particolare riveste l’Italia per la Somalia, sia per il comune percorso storico, che per la cooperazione attuale in tutti i campi.
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