Oslo, “Meglio la scuola in Africa per noi immigrati, qui i nostri figli sono alunni di serie B”
Un aspetto inesplorato dell’immigrazione in Nord Europa. Aumenta il numero di quanti decidono di inviare i piccoli ad istruirsi in Somalia, Kenya, Egitto. Ma anche stranieri di origine pakistana o irachena optano spesso per questo modello educativo. Le grosse difficoltà per la lingua
ROMA – In Norvegia, centinaia di immigrati scelgono di mandare ogni anno i propri figli a studiare all’estero, soprattutto nel paese di origine. La ragione va attribuita alla scarsa fiducia riposta nel sistema scolastico scandinavo, in particolare è legata al fatto che i bambini stranieri vengono trattati come alunni di serie B, soprattutto in ragione del fatto che non conoscono bene il norvegese.
I modelli educativi d’origine.Questo poco esplorato aspetto dell’immigrazione nordica è stato analizzato in dettaglio dall’Istituto per le ricerche sociali di Oslo. Secondo il quale il fenomeno coinvolge particolarmente i somali-norvegesi. Molti di loro, infatti, preferiscono inviare i piccoli ad istruirsi in Somalia, Kenya, Egitto. Ma anche stranieri di origine pakistana o irachena optano spesso per questo modello educativo. Oltre a credere che l’apprendimento sarà più efficace fuori della Norvegia, sostengono i ricercatori, i genitori vogliono dare ai figli anche l’opportunità di un più stretto contatto con la cultura di provenienza. Grazie ai redditi scandinavi, poi, potranno garantire ai loro figli un migliore tenore di vita in quei paesi, rispetto a quello che potrebbero permettersi in nord Europa.
I modelli educativi d’origine.Questo poco esplorato aspetto dell’immigrazione nordica è stato analizzato in dettaglio dall’Istituto per le ricerche sociali di Oslo. Secondo il quale il fenomeno coinvolge particolarmente i somali-norvegesi. Molti di loro, infatti, preferiscono inviare i piccoli ad istruirsi in Somalia, Kenya, Egitto. Ma anche stranieri di origine pakistana o irachena optano spesso per questo modello educativo. Oltre a credere che l’apprendimento sarà più efficace fuori della Norvegia, sostengono i ricercatori, i genitori vogliono dare ai figli anche l’opportunità di un più stretto contatto con la cultura di provenienza. Grazie ai redditi scandinavi, poi, potranno garantire ai loro figli un migliore tenore di vita in quei paesi, rispetto a quello che potrebbero permettersi in nord Europa.
fonte: http://www.repubblica.it
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