Nuovo attentato di Al Shabab dentro Villa Somalia
Shukri Said – Blog Primavera Africana – L’altro ieri sera, al termine del digiuno, un commando di Al Shabab ha attaccato per la seconda volta dall’inizio dell’anno il Palazzo Presidenziale di Mogadiscio mentre al suo interno erano presenti il Primo Ministro Abdiweli ed il Presidente del Parlamento Jawari, ma non il Presidente della Repubblica Mohamud. L’attentato è stato facilitato dal personale di sicurezza della stessa presidenza e, in particolare, dal figlio del cappellano di Villa Somalia e nipote di uno dei capi che addestrano i militari della sicurezza del Palazzo.
Hassan Muhiyadiin, detto “pistola weyne” “pistola grande”, questo il nome del giovane, era dipendente della società Hormuud Telecom Somalia e collaborava come esperto nel riparto delle telecomunicazioni nell’ufficio della presidenza della Repubblica Federale somala. Si è presentato all’ingresso del compound di Villa Somalia guidando un’auto con a bordo alcuni terroristi munito di un pass ed è stato fatto passare per i due cordoni di controllo essendo persona nota e conosciuta come fidata. Invece si è appreso che ha anche partecipato alla preparazione della bomba fatta esplodere con gran fragore all’interno di Villa Somalia.
Quando l’auto di Hassan Muhiyadiin ha superato i controlli, un terrorista si è fatto esplodere a bordo di un’altra auto al primo ingresso di Villa Somalia. Nella confusione che ne è seguita ed approfittando del buio della notte altri terroristi hanno tentato di assaltare il Palazzo presidenziale ingaggiando un furioso combattimento per le truppe che lo presidiano.
Intanto il commando terrorista già penetrato nel Palazzo ha dato fuoco ad alcune auto parcheggiate per alimentare la confusione e si è diretto verso l’ala riservata al Primo Ministro Abdiweli dove le guardie del corpo somale ne hanno uccisi tre, ferito uno e fatto prigioniero lo stesso Hassan Muhiyadiin.
Anche in occasione del precedente attentato al Parlamento somalo il commando di Al Shabab era stato aiutato dal un dipendente dell’istituzione che però era subito rimasto ucciso e, privi di guida, i terroristi avevano mancato il bersaglio salendo nel fabbricato oltre il piano dell’aula parlamentare.
Anche questa volta, dei tre attentatori rimasti uccisi, due sono risultati lavoratori del Palazzo presidenziale. Tra le forze dell’ordine si contano un morto ed alcuni feriti, ma si ritiene che le vittime sarebbero di più.
Gli scontri sono durati oltre un’ora mentre il corpo speciale Alpha Group interveniva a proteggere il Primo Ministro Abdiweli e il Presidente del Parlamento Jawari con i rispettivi familiari oltre alle mogli del Presidente Mohamud che era temporaneamente assente.
L’intera catena di comando per l’ordine pubblico in Somalia ha subito immediati contraccolpi.
Il già dimissionario Ministro della sicurezza Guled è stato sostituito da Khalif Ahmed Ereg, ex capo della sicurezza della Regione Barandir ai tempi di Sheikh Ahmed. Il Capo della Polizia Gen. Saacid è stato sostituito dal Gen. Mohamed Hassan Ismail con quarant’anni di carriera militare alle spalle e già fondatore della nuova polizia somala nel 2005. All’Intelligence è stato nominato Abdullahi Mohamed Ali (Sanbaloshe), già Ambasciatore della Somalia a Londra. Anche AMISOM ha nominato un nuovo rappresentante per la Somalia. Si tratta di Mamam Sidikou, ex Ambasciatore in Niger per gli USA che è andato a sostituire Mahamat Saleh Annadif.
Durante questo periodo di Ramadan gli Al Shabab hanno intensificato le attività terroristiche ma a Mogadiscio ci sono anche omicidi legati a mafie per gli affari e che vogliono far fallire il progetto di normalizzazione del paese. Si susseguono infatti assassini mirati di politici ed esponenti della società civile e proprio ieri è stato ucciso un giudice: l’avv. Awil Habad.
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