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Nuovi arresti a Shabelle Radio e nominato successore di Godane

Mentre Abdimalik Yusuf Mohamud, editore di Radio Shabelle e Sky FM, dopo venti giorni è stato trasferito dalla sede della polizia al carcere centrale di Mogadiscio assieme al  Direttore  Responsabile Mahamud Mohamed Dahir Arab e al capo del personale Mohamed Abdi Hassan, la polizia politica ha arrestato l’altro ieri il Capo Redattore di Radio Shabelle Mohamed Bashir Hashi, colui che diffuse su Youtube  l’intervista a Fadumo Abdulkadir Hassan, la giornalista di Kasmo Radio (la Radio delle donne) stuprata da Abdicasis Africa, ufficiale della polizia politica, e dal poliziotto Jebril Abdi. Mohamed Bashir Hashi per quell’intervista era stato già in precedenza arrestato e condannato a Mogadiscio assieme ad Abdimalik Yusuf Mohamud. Ora è stato nuovamente tratto in arresto e sottoposto a un pestaggio proprio nella sede della Polizia Politica per ottenere da lui accuse contro gli alti vertici di Radio Shabelle e Sky FM.

Mohamed Bashir Hashi, assieme agli altri sessantuno dipendenti di Radio Shabelle e Sky FM rimasti senza lavoro, aveva chiesto protezione all’ONU. Il nuovo arresto, il secondo in meno di un anno ai danni della medesima struttura informativa, dimostra il fallimento sul versante dei diritti umani e della libertà di stampa della missione UNSOM diretta dall’inglese Nicholas Kay che non ha saputo dare loro tutela.

La chiusura di Radio Shabelle e di Sky FM, del resto, non è la sola operazione contro la stampa libera e quella di Hassan Sheikh Mohamud, più che la presidenza della Repubblica Federale somala somiglia sempre più ad un regime dittatoriale.

Nei giorni scorsi, infatti, sono state chiuse anche le emittenti Radio Kulmye e Radio Simba, ritenute colpevoli di aver dato sostegno ad Al Shabab per aver diffuso la notizia della morte del capo dell’organizzazione terroristica Ahmed Abdi Godane per opera di un drone americano e della nomina di Abu Ahmed Omar Ubeid quale suo successore. Questo nome, però, non è quello vero del successore di Godane. Il suo vero nome è Mahad Omar Ali, detto “Karate”. E’ un quarantenne proveniente dalle regioni centrali del Galgadud, appartenente al clan di Hassan Dahir Aweys, noto terrorista di Al Shabab attualmente agli arresti domiciliari a Mogadiscio. Mahad Omar Ali è l’ex responsabile di Al Shabab nelle Regioni di Bai e Bacol ed ha comandato Amniyat, la polizia segreta dell’organizzazione terroristica. E’ stato eletto capo supremo di Al Shabab all’unanimità sabato scorso in una località segreta nella città di Barawe.






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