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L’Italia ripristina l’888 in Somalia

Sono tornati a Mogadiscio, ricevuti dall’Ambasciatore italiano per la Somalia Andrea Mazzella e dal Ministro delle Finanze somalo Hussein Abdi Halane, i venti uomini della polizia tributaria addestrati dall’Italia per contrastare il terrorismo e vigilare alle frontiere i traffici di persone, mezzi e servizi. Provenienti da Hargeisa in Somaliland, da Garowe in Puntland e dalla capitale Mogadiscio, i venti poliziotti sono stati ospitati nel Centro di Addestramento e Specializzazione di Orvieto dalla Guardia di Finanza italiana. L’addestramento è parte di un pacchetto complessivo di aiuti offerti dal Ministero degli esteri italiano che vedrà anche giungere a Mogadiscio nei prossimi giorni ventinove automezzi per la polizia e le forze armate federali somale oltre alle divise per i militari. Le auto saranno destinate, ci ha detto il Ministro Hussein Abdi Halane, anche a ripristinare il servizio delle auto bianche e blu dell’ “888”, il servizio di pronto intervento come il “112” e il “113” italiani, scomparso con la guerra civile.

Nella Somalia esposta agli attentati di Al Shabab, l’organizzazione fondamentalista collegata ad Al Qaeda che ancora esercita la sua influenza nella zona centro meridionale e che destabilizza l’intero territorio dello Stato, l’Italia si conferma impegnata al fianco delle istituzioni somale nello sforzo di recuperare pace e stabilità grazie anche alla presenza di settanta militari impegnati nell’addestramento delle forze dell’ordine somale. Accogliendo i poliziotti somali al loro rientro in patria, il Ministro delle Finanze Hussein Abdi Halane, rispondendo alle nostre domande, ha ringraziato l’Italia ricordando che non ha mai fatto venir meno il suo sostegno alle istituzioni somale ed ha sottolineato che la Somalia attraversa un momento molto delicato della lotta al terrorismo al quale è particolarmente esposta la sua capitale Mogadiscio. L’aiuto della comunità internazionale e dell’Italia in particolare – ha proseguito con noi il Ministro – sono essenziali e vanno intensificati perché il nemico terrorista è ferito ma non è sconfitto. La Cooperazione italiana, sotto la guida del Vice Ministro Lapo Pistelli, può fare ancora molto e vi sono grandi spazi per incrementare i rapporti bilaterali tra i  due paesi.

Tra gli aiuti che l’Italia potrebbe ancora dare alla Somalia vi sarebbe l’estensione del pattugliamento delle navi attualmente impegnate nel Puntland nella lotta alla pirateria, fenomeno ormai in diminuzione, lungo le coste somale per contrastare i movimenti dei terroristi che entrano ed escono indisturbati dai porti meridionali e la pesca abusiva ed illegale che impoverisce i fondali con lo strascico delle reti. Sarebbe un’iniziativa che potrebbe essere adottata adesso che il Gen. Brig. Massimo Mingiardi ha assunto il comando della European Union Training Mission in Somalia (EUTM Somalia), la missione di addestramento e mentoring dell’Unione Europa che si svolge nel quadro dell’impegno globale dell’UE in Somalia.






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