Immigrazione: Schulz, non Ue ma Stati responsabili tragedie Ue chiede chiarimenti a Spagna su morti Ceuta. Riprendono arrivi
(ANSAmed) – BERLINO – Non sono l’Europarlamento o la Commissione Ue i primi responsabili delle condizioni che hanno portato a tragedie come quella di Lampedusa dell’ottobre scorso (in cui morirono oltre 360 persone), ma sono gli Stati membri. Lo ha detto il presidente del Parlamento Ue, Martin Schulz, in una conferenza stampa a Berlino.
“È la mancanza di volontà di intervenire da parte degli Stati membri, di riconoscere una volta per tutte che l’Europa è un continente meta d’immigrazione” e che occorre avere “un diritto comune sull’immigrazione”.
“Non voglio costringere i migranti per disperazione, per la mancanza di un quadro legale certo, a mettersi nelle mani di trafficanti di uomini senza scrupoli”, ha aggiunto Schulz. Anche se questo “non vuol dire che chiunque voglia venire in Europa può farlo”.
La Commissaria europea Cecilia Malmstrom ha intanto chiesto chiarimenti al ministro degli Interni spagnolo Jorge Fernandez Diaz sulla vicenda del respingimento dei migranti subsahariani alla frontiera fra Ceuta e il Marocco in cui, nel febbraio scorso, sono morte 15 persone. I due si sono incontrati a Bruxelles, prima della riunione dei 28 ministri comunitari che discuteranno della pressione migratoria verso gli Stati della Ue. Sull’emergenza migratoria nelle enclavi spagnole di Ceuta e Melilla, Fernandez Diaz chiederà aiuti alla Commissione Europea e ai soci comunitari per far fronte alla presenza di circa 30.000 subsahariani che aspettano di entrare dal Marocco in territorio spagnolo, secondo un rapporto diffuso dal ministero degli Interni.
Sempre a Ceuta vi sono stati nuovi tentativi di ingresso illegale. Nel corso della notte 63 immmigrati hanno cercato di varcare il confine, o attraverso la terraferma o a nuoto o con imbarcazioni, in quattro tentativi. Alcuni immigrati che viaggiavano su una piccola barca sono riusciti a entrare dopo essersi gettati in mare a poche decine di metri dalla riva. Tutti sono stati intercettati dalle forze di sicurezza e condotti al centro di permanenza temporanea che ospita un numero di immigrati di molto superiore alle sue capacità. (ANSAmed).
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