Da immigrati a imprenditori: continua la tendenza positiva, negli ultimi quattro anni il saldo è stato del 42% in provincia di Roma, del 4,7% solo nell’ultimo anno. A rivelarlo i dati del Rapporto annuale «Immigrazione e imprenditoria», redatto da Idos e Unioncamere, rielaborati da Cna World Roma. Nove su dieci sono ditte individuali, di cui due su dieci guidate da donne straniere. Gli stranieri che hanno dato vita a imprese a Roma sono per lo più giovani: un titolare su due ha tra i 36 e i 50 anni, il 31,4% tra i 18 e i 25 e il restante 19% oltre 50 anni. Le nazionalità: un’impresa su quattro è guidata da bengalesi, il 16,5% da originari della Romania, mentre l’8,3% proviene dal Marocco e il 7,1% dalla Cina.
Le richieste
«Gli imprenditori stranieri lasciano alle spalle situazioni drammatiche in alcuni casi e sono in grado di trasformare la loro inquietudine in vitalità – dichiara Indra Perera, presidente di CNA Word Roma. – Come anche gli imprenditori italiani chiedono procedure più semplici, facilità di accesso al credito e sentono la responsabilità di dover agire sul mercato nel pieno rispetto delle regole. Compito di CNA Word Roma è di essere un faro in questa fase. Ecco perché siamo orgogliosi di essere stati inclusi tra le 10 migliori buone pratiche sull’immigrazione da parte dell’Unione europea»
I settori
Il 71,5% opera nel commercio, nella ristorazione e nei trasporti, mentre è alla guida di imprese dell’industria (per lo più costruzioni) il 24,5%. Appena l’1,7% dell’agricoltura. «Il rapporto immigrazione e imprenditoria 2016 conferma la piena fase di maturità che l’imprenditoria straniera sta attraversando – aggiunge Perera – . Fa piacere vedere che tanti immigrati arrivati in Italia adolescenti poco più di dieci anni fa siano qui cresciuti e contribuiscano oggi a creare ricchezza per il territorio»
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