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Giovane eritrea in “crociera” sull’Aquarius
di Cornelia I. Toelgyes Squilla il telefono, a stento riconosco la voce della mia cara fraterna amica, che conosco da anni. Senza i soliti scherzosi convenevoli arriva al dunque. E’ stata appena contattata da una parente in Eritrea, disperata e preoccupata per la sorte della figlia Selam, fuggita dal piccolo Paese del Corno d’Africa e ora in “crociera” nel Mediterraneo con il figlioletto. Il viaggio di Selam e Tesfai (i nomi sono di fantasia per evitare rappresaglie) è iniziato mesi fa quando la ragazza voleva ricongungersi con il compagno (attualmenteRead More
Tempi bui per migranti e rifugiati. L’egoismo dell’Italia e il fallimento dell’Europa
Si avvicina il 20 giugno, la giornata mondiale del ridugiato. Ma quest’anno c’è davvero poco da celebrare. Con Matteo Salvini al ministero dell’interno la svolta verso la chiusura a ogni genere di accoglienza è assicurata. Per non parlare del clima anti immigrati sempre più ostile. Basti pensare all’omicidio del sindacalista originario del Mali Sacko Soumalia, ucciso a colpi di arma da fuoco in Calabria. E pensare che dallo scorso anno l’Italia ha dichiarato il 3 ottobre Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione, con una legge voluta dal parlamento eRead More
Migranti: Tunisi, partenze favorite da vuoto sicurezza
“Negli ultimi due anni le isole tunisine di Kerkennah sono diventate una base di partenza per l’Europa a causa di “un vuoto di sicurezza”. Lo ha dichiarato il portavoce del ministero dell’Interno Khalifa Chibani secondo cui il “vuoto di sicurezza” trova le sue radici nei disordini che hanno scosso l’arcipelago nel 2016: all’epoca, nel contesto di un duro conflitto sociale con il gruppo petrolifero britannico Petrofac – principale fornitore di lavoro – i manifestanti bruciarono i posti di sicurezza. Da allora “il numero di poliziotti e’ diminuito considerevolmente”, ha dichiaratoRead More
Migranti, Tajani: «Europa ha dormito per troppo tempo»
Con la primavera alle porte, e archiviato il voto italiano, l’emergenza immigrazione torna in primo piano dell’agenda politica. Se non a Roma – dove i partiti cercano una via d’uscita all’impasse post elettorale – a Bruxelles. A dare la sveglia è il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani: «L’Europa ha dormito per troppo tempo sul problema dei migranti», ha ammonito oggi, e mentre sono stati stanziati sei miliardi per la Turchia finora per la Libia dalla Ue «non sono arrivate che briciole: così non va». «Sono mesi che segnaliamo laRead More
Boeri, c’è sempre più bisogno di migranti lavoratori regolari
Ma aumentano gli irregolari. Con stop arrivi 37 miliardi di costi nel 2040
Gli esperti: vietare l’ingresso alle navi straniere? Possibile ma complicato
La domanda è: se l’Italia, come nei giorni scorsi è stato prospettato a Bruxelles dal rappresentante permanente presso la Ue Maurizio Massari, vietasse l’attracco nei suoi porti alle navi che salvano persone davanti alla Libia e che battono una bandiera non italiana, sarebbe questa una decisione in violazione del diritto internazionale? Sì o no? Rispondono un docente di Diritto dell’Ue dell’immigrazione presso l’Università di Bologna e un ricercatore dell’Ispi, l’Istituto per gli studi di politica internazionale.