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La crisi colpisce le rimesse degli immigrati: nell’ultimo anno sono crollate del 20 per cento

Il rapporto della Fondazione Moressa rivela come dal 2007 la cifra media inviata dai lavoratori alle famiglie di origine sia scesa da 2mila a 1.254 euro. In calo, le rimesse verso la Cina (-60%), crescono India e Sri Lanka

MILANO – Lo si potrebbe definire come l’indotto della crisi visto dalla parte degli immigrati. La cui ricaduta concreta si misura sulle rimesse, i soldi (sempre di meno) che i lavoratori stranieri nel nostro paese inviano alle loro famiglie nei loro paesi d’origine.

Nel 2007, anno prima dell’inizio della recessione, la media delle rimesse degli immigrati era superiore ai 2mila euro: sette anni dopo siamo scesi a 1.254 euro, ovvero 800 euro a testa che non ci sono più. Un calo che si è accentuato nell’ultima stagione, visto che nel 2013, rispetto al 2012, il calo è stato del 25,1%. Lo rivela uno studio presentato dai ricercatori della Fondazione Leone Moressa: “Nel 2013 la crisi continua a incidere sulle rimesse verso l’estero degli immigrati in Italia. Rispetto all’anno precedente, le rimesse si sono ridotte di 1,3 miliardi di euro.

In particolare, calano bruscamente le rimesse inviate in Cina (-60%). Un segnale forte, che dimostra l’impatto della crisi sugli immigrati, specie nelle grandi città”. Non c’è da stupirsi, visto che la stampa aveva già raccontata del ritorno in Cina di molte famiglie cinesi o il trasferimento in altri apesei europei dove la recessione ha picchiato di meno.

Il volume delle rimesse lo scorso anno è infatti ammontato a 5,5 miliardi di euro, con un calo del 19,5%, pari a circa 1,3 miliardi. Anche l’incidenza percentuale sul Pil è diminuita dallo 0,44% allo 0,35%. Le maggiori rimesse sono indirizzate, comunque, verso la Cina, seguita da Romania (15,7%) e

dal Bangladesh (6,3%), grazie al fatto che molti immigrati da questo paese gestiscono ristoranti e take away. Non è un caso, allora, che aumentani sensibilmente le rimesse verso paesi come Sri Lanka (+62%), Bangladesh (+51,7%) e India (+22,6%).

A conferma che siano, comunque, cinesi gli immigrati che maggiormente incidono sul sistema economico Prato il più alto valore di rimesse pro-capite. Il Lazio è la regione che nel 2013 ha subito il più forte calo nel volume delle rimesse (-47,7%), registrando un ammontare di 1,06 miliardi di euro. Al primo posto si colloca dunque la Lombardia con 1,18 miliardi di euro, seppure ci sia stato un calo del 18,8% rispetto al 2012. Fanno registrare cali significativi anche Sicilia (-21%) e Campania (-18,1%).

Roma rimane la provincia con il maggior volume di rimesse (965 milioni di euro), seguita da Milano (675 milioni di euro) e Napoli (221 milioni di euro). Osservando i valori pro-capite, le prime province sono Prato (5.500 euro per ogni straniero residente) e Catania (4.300 euro pro-capite)

fonte:  repubblica.it






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