Parlamento somalo: Jawari confermato Speaker al primo turno
Shukri Said – Blog Primavera Africana – Mohamed Osman Jawari è stato confermato alla carica di Speaker della Camera dei deputati al primo turno delle votazioni celebratesi oggi nel Parlamento federale somalo riportando 141 voti. Al secondo posto, molto distaccato, si è piazzato con 96 voti Abdirashid Mohamed Hidig mentre gli altri due candidati hanno ottenuto rispettivamente Fitah Ibrahim Gesey 16 voti e Idir Adan Dahktar appena due voti.
La votazione è avvenuta mentre non ancora tutti i parlamentari si sono insediati: cinque sono stati respinti per irregolarità della loro elezione e una ventina non sono stati ancora eletti per ritardi e annullamenti.
Comunque questa mattina il quorum è stato raggiunto e le elezioni dello Speaker possono considerarsi valide.
Del resto, per Jawari hanno votato gli esponenti dei due maggiori clan somali che vedono così aperta la gara tra loro per la Presidenza della Repubblica e per la carica di Primo Ministro.
Jawari, per esperienza e formazione, era il candidato più accreditato alla carica di Presidente della Camera dei deputati di Mogadiscio. Parla correntemente cinque lingue, tra cui l’italiano, è docente universitario e giuslavorista, ha partecipato alla tessitura della Costituzione somala, è stato diverse volte Ministro sotto il regime di Siad Barre.
Il vero sconfitto di queste votazioni, il rivale di Jawari, è Sharif Hassan Sheikh Adan, detto Sakin (lametta), appartenente al suo stesso clan. Sakin sosteneva, alla carica di Speaker, Abdirashid Mohamed Hidig, appartenente allo stesso clan di Ahmed Madobe, il quale, vincendo, avrebbe consentito a Sakin di candidarsi alla presidenza della Repubblica o, in alternativa, alla carica di Primo Ministro. Con la vittoria di Jawari, invece, Sakin ha perso su due fronti: ha perso all’interno del suo stesso clan contro Jawari e non ha più prospettive politiche di rilievo nazionale.
Abdirashid Mohamed Hidig ha ammesso la sconfitta e si è congratulato con Jawari per la sua vittoria.
Tuttavia non tutti sono contenti della rielezione di Jawari e gli rimproverano di essersi schierato, durante il precedente mandato, troppo apertamente a favore dell’uscente Presidente della Repubblica Hassan Sheikh Mohamud il quale ora, evidentemente non a caso, è il suo maggior sostenitore mirando anch’egli alla rielezione.
A carico di Jawari, riguardo alla precedente presidenza della Camera, si ricorda ancora il rifiuto di ammettere nell’aula parlamentare il Primo Ministro Shirdon durante le votazioni con le quali lo si voleva sfiduciare: Shirdon aveva chiesto solennemente di poter parlare al Parlamento prima della votazione, ma Jawari lo tenne fuori dall’aula per la soddisfazione del Presidente Mohamud che la sera stessa invitò Jawari a Villa Somalia per una cena di gala organizzata per l’occasione.
Ancora a Jawari si addebita di non aver dato alcun impulso, durante il precedente mandato, alle riforme istituzionali previste dalla road map adottata dalla comunità internazionale in accordo con le autorità somale sul finire del periodo della transizione. In effetti, i quattro anni appena trascorsi sono andati completamente persi su questo fondamentale itinerario verso la democrazia.
Hassan Sheikh Mohamud incassa la vittoria di Jawari, ma il banco di prova del suo potere sarà domani: se verrà eletto alla carica di vice di Jawari, tra i quattordici candidati, il suo braccio destro ed ex ministro della giustizia Farah Abdukadir, fondatore di Damul Jadid e considerato tra i più influenti personaggi della vita politica somala.
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