Lo scafista dell’imbarcazione è stato individuato grazie ad un selfie scattato da uno dei migranti e individuato dai poliziotti della squadra mobile di Ragusa nel suo telefonino. Messi davanti a quell’immagine anche altri migranti che non avevano voluto collaborare nell’individuazione dello scafista, hanno finito con l’indicare un tunisino di 39 anni che è stato subito arrestato.
A Catania è invece approdata la nave diMedici senza frontiere con 867 profughi. Tra di loro anche 119 donne e otto bambini di cui quattro neonati di pochi mesi. Una delle sette donne in stato di gravidanza ha accusato le doglie subito dopo lo sbarco ed è stata trasferita d’urgenza in ospedale.
Medici senza frontiere sottolinea che il 2016 si conferma l’anno più nefasto per le morti nel Mediterraneo, con un tragico record di 4.200 vittime.
“Di fronte a questo nuovo vergognoso record, l’Unione Europea non può continuare a far finta di niente e farsi complice di questa tragedia sempre più imponente. Servono con urgenza vie legali e sicure che consentano a persone disperate di trovare sicurezza in Europa senza rischiare, o perdere, la propria vita” ha dichiarato Tommaso Fabbri, capomissione di Msf in Italia.
Anche oggi è stata una giornata di salvataggi nel Canale di Sicilia. E purtroppo ancora di vittime.
Nelle concitate fasi di soccorso di due gommoni al largo della Libia sono morti 4 migranti, mentre sono state salvate circa 200 persone. Le operazioni sono state coordinate dalla Guardia Costiera. Un primo gommone è stato soccorso dalla Nave Diciotti che ha tratto in salvo 100 migranti. Sul secondo gommone, una nave di Medici senza Frontiere ha recuperato un cadavere: inoltre, durante le operazioni di soccorso degli altri 100 migranti il gommone si è rotto e sono morte altre 3 persone.
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