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4 Presidenti e 1 Segretario (Kerry)

Shukri Said – Primavera Africana – Il Segretario di Stato americano John Kerry sarà domani mattina a Mogadiscio per colloqui con le autorità somale. L’incontro avverrà all’Aeroporto Aden Abdulle considerato il posto più sicuro della capitale della Somalia. All’incontro sono convocati il Presidente della Repubblica Federale Hassan Sheikh Mohamud ed i governatori di tre regioni: Abdiweli Mohamed Ali, detto Gas, per l’autonoma e democratica regione del Puntland con capoluogo Garowe; Ahmed Madobe Islam, autoproclamatosi governatore ma legittimato provvisoriamente dall’accordo di Addis Abeba del 28.08.2013, per l’Amministrazione Provvisoria del Jubaland con capitale Kismayo; Sharif Hassan Sheikh Aden, governatore nominato dai Saggi locali della neonata regione denominata Sudovest di Somalia, con capitale Baidoa.

Tutti e quattro si fanno chiamare presidenti. Quattro Presidenti ed il Segretario di Stato americano Kerry affronteranno il tema di come recuperare uno Stato fallito intrattenendosi sulle tematiche più importanti per il paese quali: la sicurezza; la riconciliazione, la ricostruzione delle amministrazioni locali; la cooperazione; i rifugiati; il contenzioso marittimo con il Kenya, le riforme costituzionali in vista delle auspicate elezioni a suffragio universale del 2016. Saranno temi che verranno affrontati anche con il Presidente del Parlamento Jawari ed il Primo Ministro Sharmarke.

Probabilmente un tema di discussione sarà anche il parlamento fantoccio proclamato da Ahmed Madobe pochi giorni fa e contestato dai saggi locali per sterminio degli esponenti della società civile e brogli elettorali come da denuncia inoltrata a Nicholas Kay, esponente dell’ONU in Somalia. Proprio oggi nel Parlamento somalo, 43 parlamentari hanno presentato una mozione di sfiducia nei confronti di Ahmed Madobe e del suo parlamentino ritenuto fasullo.

Oggi il Segretario di Stato americano era in visita a Nairobi con un’agenda fitta di incontri istituzionali fra cui quelli con i suoi omologhi il ministro degli Esteri Sig.ra Amina Mohamed, il Ministro degli interni Joseph Ole Nkaissery ed il Ministro della Difesa Sig.ra Rayshelle Omamo.

Kerry oggi ha incontrato, ovviamente, anche il Presidente Ururu Kenyatta ed il rappresentante dell’opposizione l’ex primo ministro Raila Odinga contrario alla permanenza del contingente keniota in Somalia.

Kerry ha incontrato anche esponenti della  società civile ed attivisti per i diritti umani e la libertà di informazione, diritti che in Kenya che non vengono rispettati.

Gli analisti prevedono un miglioramento delle relazioni fra Kenya e Stati Untiti che si sono raffreddati con il coinvolgimento del Presidente Kenyatta ed il suo Vice William Ruto nel processo per genocidio davanti alla
Corte  Penale Internazionale, un processo che per  Kenyatta è stato interrotto per insufficienza di prove e mancata collaborazione del governo keniota mentre prosegue per William Ruto.

Il tour di Kerry in Kenya è finalizzato alla preparazione della visita di Barak  Obama prevista a luglio in adempimento della promessa che aveva fatto di visitare la terra del padre a metà del suo secondo mandato.
Kerry ha parlato anche dei rifugiati somali che ultimamente il Kenya ha chiesto di rimpatriare nel Paese di origine anche se tanti di loro non vogliono tornare per motivi di sicurezza e di instabilità.

Per mercoledì, infine, è prevista la visita di Kerry a Djibouti per parlare di prevenzione al terrorismo.

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