Giugno, 2016
Cittadinanza agli immigrati, Boldrini: “Senato si sbrighi”
Come al solito lA presidentA della Camera Laura Boldrini non perde l’occasione per fare un’invasione di campo. Intervenuta alla consegna del premio MoneyGramall’imprenditoria immigrata in Italia ha pensato bene di “esortare” il Senato a darsi una mossa in tema di cittadinanza.
Nell’Italia senza immigrati 450 mila aziende in meno
LUISA GRION – repubblica.it – Censis: l’integrazione che parte dal basso è un modello che funziona. Senza stranieri rischieremmo il crac demografico, avremmo 2,6 milioni di under 35 in meno e perderemmo 700 mila lavoratori domestici. Confcommercio: le ombre dietro le cifre. De Rita: “Per gli immigrati di seconda generazione il sistema attuale non basterà”
Prodi: su immigrati serve più capacità decisione Ue e solidarietà
askanews.it – Per ora stiamo ancora andando a marcia indietro
Sagal Salad Osman, 46° giornalista somala assassinata dal 2007
Shukri Said – Blog Primavera Africana – A Mogadiscio, nel pomeriggio di domenica, è stata uccisa Sagal Salad Osman, giornalista di 24 anni produttrice e presentatrice di un programma per bambini dell’emittente pubblica Somali National Television (SNTV).
Immigrazione, no alla reclusione prima del rimpatrio
di Francesca Milano – ilsole24ore.com – La Corte di Giustizia europea boccia la prassi di alcuni Stati di recludere gli immigrati prima di rimpatriarli. La «direttiva rimpatri», infatti, non prevede che un cittadino di un Paese non Ue, prima di essere sottoposto alla procedura di rimpatrio, possa essere recluso per il solo motivo del suo ingresso irregolare nel territorio di uno Stato europeo attraverso una frontiera interna dello spazio Schengen.
Chiudere Dadaab manovra elettorale? Intervista a Mariam Yassin Yussuf
Shukri Said – Blog Primavera Africana – Nessuno conoscerebbe Dadaab, la cittadina keniana posta in una zona desertica a cento chilometri a est dal confine con la Somalia, se non avesse ospitato, in cinque aree tra loro vicine, quello che, dal 1991, è diventato il più grande campo profughi del mondo. Le condizioni di vita sono durissime e sfiorano i ritmi della prigionia. All’inizio dello scorso mese di maggio il Presidente keniano Uhuru Kenyatta ha però deciso che il campo di Dadaab deve essere chiuso.