giovedì, Marzo 12th, 2015
IL DISAGIO DELL’IMMIGRATO TRA SOLITUDINE E INDIFFERENZA
“Immaginiamo di avere una vita felice e di svolgere il lavoro che più ci piace, dopo anni di studi finalizzati al raggiungimento del nostro obiettivo. Immaginiamo che dopo aver raggiunto la stabilità economica necessaria, decidiamo di metter su famiglia con la persona che abbiamo scelto di avere al nostro fianco: scegliamo la casa, l’attrezziamo e la personalizziamo come ci aggrada maggiormente.